Position Paper e Studi

Risposta alla Consultazione sul "Libro Verde - Made in Italy ...

06 febbraio 2025



Il documento contiene il contributo fornito da Confindustria in risposta alla consultazione sul Libro Verde sulla politica industriale per il Made in Italy 2030 indetta dal MIMIT a fine 2024.

Il testo affronta temi chiave della duplice transizione digitale e verde, esplorando il loro impatto sulle imprese italiane e sulle politiche industriali nazionali ed europee.

Vengono esaminate le sinergie e le sfide legate all'efficienza energetica, all’economia circolare e alla neutralità tecnologica, evidenziando il ruolo cruciale degli investimenti in innovazione e sostenibilità. Inoltre, si approfondiscono le strategie di finanziamento per la transizione verde, le criticità della regolamentazione europea e le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, con particolare attenzione all’intelligenza artificiale, all’idrogeno e all’energia nucleare.

Il documento evidenzia, inoltre, la necessità di porre al centro delle politiche economiche la competitività delle imprese, assicurando sia condizioni di contesto favorevoli all’attività imprenditoriale sia politiche industriali con obiettivi ben definiti e strumenti coordinati e stabili nel tempo.
Proposta di regolamentazione Omnibus per la finanza sostenibile

05 febbraio 2025

Affari Legislativi

Affari Legislativi

Con riferimento al tema della sostenibilità, si allega di seguito un Paper sulla “Proposta di regolamentazione Omnibus per la finanza sostenibile”.

Il documento contiene le prime osservazioni di Confindustria, in vista dell’iniziativa annunciata dalla Commissione Europea di voler consolidare in una regolamentazione Omnibus le discipline Corporate Sustainability Reporting Dirtective (CSRD), Tassonomia e Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CS3D), con l’obiettivo di ridurre il regulatory burden per gli operatori.

Oltre a indicare alcune concrete priorità d’azione per conseguire tale obiettivo, il documento - condiviso anche con gli stakeholder istituzionale attivi sul tema - individua altresì il percorso più appropriato per bilanciare in modo equilibrato gli obiettivi di sostenibilità con quella di competitività dell’industria.


Soluzioni Abitative Sostenibili per i Lavoratori

16 gennaio 2025

Credito e Finanza

Credito e Finanza

Il Piano di Confindustria per l’Abitare Sostenibile mira a rendere le imprese maggiormente attrattive nei confronti dei lavoratori, favorendo così l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, attraverso misure tese a favorire la messa a disposizione di nuovi alloggi a prezzi accessibili per i lavoratori a basso reddito e per le altre categorie fragili della popolazione.


A tal fine, il Piano propone diverse misure, tra cui semplificazioni urbanistiche, misure finanziarie, incentivi fiscali, interventi finalizzati a favorire il recupero di immobili e aree pubblici e privati in disuso e a favorire l'attrazione di investimenti. Nel documento vengono analizzate le esigenze abitative sul territorio, evidenziando la necessità di un intervento sistemico per creare un allineamento tra i costi degli alloggi e la produttività del lavoro.




Proposte per garantire al Paese un ruolo primario nell’Aeronautica Civile

10 gennaio 2025



L’industria aerospaziale italiana rappresenta una filiera completa di eccellenza, caratterizzata da una produzione altamente specializzata e da un costante impegno nell’innovazione tecnologica.

Con un fatturato complessivo superiore a 18 miliardi di euro, di cui circa il 10% destinato a progetti di Ricerca e Sviluppo, il settore si conferma una piattaforma abilitante per creare sviluppo industriale, nuove competenze tecnologiche e crescita per il nostro Paese e per i territori in cui operano le imprese.

In questo contesto, però, il segmento dell’Aeronautica Civile presenta alcune criticità rilevanti, tra cui mono-committenza e frammentazione della filiera, assenza di un piano nazionale per le tecnologie abilitanti e una formazione professionale non sempre allineata alle esigenze del settore.

Questo documento propone degli interventi volti a superare tali sfide, preservando la competitività e il valore strategico di un presidio manifatturiero nazionale ad alta tecnologia fondamentale per il Sistema Paese.
Nota Legge di Bilancio 2025 - Esiti dibattito parlamentare

24 dicembre 2024



La nota di aggiornamento esamina i contenuti della Legge di Bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024, n. 207), pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2024.

La Manovra, nella versione presentata dal Governo, era apparsa carente sul lato della politica industriale e del sostegno agli investimenti e alle imprese. Pur apprezzando l’attenzione posta sui conti pubblici, Confindustria aveva, pertanto, segnalato l’esigenza di un rafforzamento su questi aspetti.

L’esame parlamentare ha modificato l’intonazione di fondo del Provvedimento riequilibrandola parzialmente in risposta alle istanze di Confindustria.

La nota allegata analizza le principali misure introdotte o modificate durante l’iter parlamentare, incluse quelle su cui sarà necessario continuare l’interlocuzione con il Governo.


Crisi Ucraina-Russia - Quindicesimo pacchetto di sanzioni adottato dalla Ue

19 dicembre 2024

Ucraina, Affari Internazionali

Ucraina, Affari Internazionali

Il 16 dicembre scorso è stato adottato il 15° pacchetto di sanzioni dell’UE nei confronti della Russia che sostanzialmente amplia il listing soggettivo e quello relativo ai vettori marittimi al fine di colpire a flotta ombra del governo russo, in ottica anti elusiva delle restrizioni in atto.

Ulteriori disposizioni sono relative alla tutela delle imprese UE e alle deroghe previste per le operazioni di disinvestimento dal mercato russo.

La nota allegata illustra in sintesi le principali disposizioni.
Costo zero: 80 proposte per semplificare la vita delle imprese

07 novembre 2024



Il presente documento propone 80 misure di semplificazione a costo zero volte a migliorare il contesto in cui operano le imprese.

Le proposte, elaborate da Confindustria con il supporto del Sistema Associativo, seguono tre direttrici: si tratta di interventi privi di oneri finanziari, immediatamente cantierabili e ispirati a una logica di proporzionalità a beneficio delle imprese di minori dimensioni e/o con più bassi livelli di rischio delle rispettive attività.

Numerosi gli ambiti strategici trattati, come il diritto penale d'impresa, il fisco, la coesione, il lavoro, l'ambiente, l'energia, la ricerca e lo sviluppo, gli investimenti, il digitale, i contratti pubblici, i trasporti, la tutela della privacy e l'internazionalizzazione.

La scopo ultimo del documento è quello di favorire la creazione di un quadro normativo più stabile, chiaro e prevedibile, che consenta alle imprese di pianificare, lavorare ed investire con maggiore certezza.

Disposizioni integrative e correttive al Codice della crisi d'impresa e ...

18 ottobre 2024

Affari Legislativi

Affari Legislativi

Lo scorso 27 settembre, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo n. 136/2024 recante disposizioni integrative e correttive al codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza di cui al decreto legislativo del 12 gennaio 2019, n. 14.

Si tratta del terzo intervento di revisione del Codice (da qui, c.d. Correttivo-ter), che ha il dichiarato obiettivo di agevolare l’effettività e l’efficienza del sistema di gestione della crisi e dell’insolvenza. A tal fine, è stato svolto un importante lavoro volto a correggere i difetti di coordinamento tra istituti e tra disposizioni emersi a seguito dei precedenti interventi e a emendare taluni errori materiali; coordinare meglio la disciplina processuale con le previsioni di carattere sostanziale; migliorare il testo di molte norme e fornire chiarimenti in merito a questioni interpretative e applicative sorte nei primi anni di applicazione del Codice.

Tra le principali modifiche, appaiono rilevanti quelle che hanno interessato la composizione negoziata della crisi e gli obblighi di segnalazione per l’emersione anticipata della stessa; il procedimento unitario; gli accordi di ristrutturazione dei debiti; il piano di ristrutturazione soggetto a omologazione e il concordato preventivo.

Il provvedimento, che si compone di 57 articoli, è entrato in vigore a partire dallo scorso 28 settembre.
Proposta di regolamento relativo alle norme di circolarità per la ...

23 luglio 2024

Sostenibilità

Sostenibilità


Il 13 luglio 2023 la Commissione europea ha presentato una proposta di regolamento relativo alle norme di circolarità per la progettazione dei veicoli e alla gestione dei veicoli fuori uso (cd. Regolamento ELV, End-of-Life Vehicles), volta a favorire la transizione del settore automobilistico verso l’economia circolare in tutte le fasi della vita del veicolo (progettazione, produzione e trattamento finale una volta fuori uso). Tale proposta ha subito ritardi dovuti anche al nuovo asseto del Parlamento europeo, ed è quindi stata oggetto di discussione solamente in sede di Consiglio.

Confindustria, insieme alle Associazioni del Sistema, ha continuato a lavorare sulla proposta di Regolamento, elaborando un Position Paper contenente considerazioni generali sul Regolamento e osservazioni dettagliate su specifici aspetti valutati come potenzialmente critici della proposta della Commissione. In questo senso, tra gli altri, nel Documento Confindustria ha sottolineato la preoccupazione relativa ai costi e alle responsabilità aggiuntive per i costruttori, evidenziando la necessità di evitare duplicazioni normative e di armonizzare le procedure, al fine di garantire un sistema più efficiente e praticabile.
Indicazioni operative per la gestione dei metadati degli account dei ...

22 luglio 2024

Affari Legislativi, Lavoro ...

Affari Legislativi, Lavoro e Relazioni Industriali

Con il Provvedimento 6 giugno 2024, n. 364, il Garante per la protezione dei dati personali ha adottato il nuovo documento di indirizzo sui “Programmi e servizi informatici di gestione della posta elettronica nel contesto lavorativo e trattamento dei metadati”, che modifica e sostituisce il precedente Provvedimento 21 dicembre 2023, n. 642, che prescriveva la cancellazione dei cc.dd. “metadati” degli account dei servizi di posta elettronica dei lavoratori dopo un periodo di conservazione di non oltre 7/9 giorni (salvo attivazione delle procedure previste dall’art. 4, co. 1 dello Statuto dei lavoratori).

Nel nuovo Provvedimento, deliberato a seguito di una consultazione pubblica, cui Confindustria ha partecipato insieme alle altre principali Associazioni datoriali (ABI, ANIA e Confcommercio), il Garante ha rivisto le indicazioni sulla conservazione dei metadati, chiarendone il perimetro applicativo, la natura, nonché la ratio. In particolare, l’Autorità:
  • ha fornito una definizione di metadati, precisando che le indicazioni contenute nel Provvedimento non riguardano la gestione della posta elettronica data in uso ai lavoratori, quanto, piuttosto, la gestione dei cc.dd. “log di trasporto”, vale a dire quelle informazioni raccolte automaticamente dai sistemi di posta elettronica e funzionali a garantire le operazioni di invio e recapito delle e-mail;
  • ha specificato la natura di indirizzo del Provvedimento, sottolineando che da questo non discendono prescrizioni, nuovi obblighi o responsabilità a carico del datore di lavoro e conformando la gestione dei metadati un un’ottica di accountability, indicando, al riguardo, un termine di conservazione orientativo - di 21 giorni - superabile, senza attivare le garanzie di cui all’art. 4, co. 1 dello Statuto dei lavoratori, in presenza di comprovate esigenze tecniche e organizzative;
  • ha evidenziato che l’obiettivo del Provvedimento è di sensibilizzare e “responsabilizzare” i datori di lavoro sui trattamenti aventi a oggetto i metadati e, in particolare, sui relativi tempi di conservazione da parte dei fornitori.

Inoltre, nel ricordare che la “responsabilità generale” dei trattamenti dei metadati ricade sui datori di lavoro, in qualità di titolari del trattamento, il Garante ha invitato i fornitori dei servizi di posta elettronica a tenere conto del diritto alla protezione dei dati conformemente allo stato dell’arte e a contribuire a far sì che i datori di lavoro possano adempiere ai loro obblighi di protezione dei dati.

Al fine di supportare le imprese nella gestione dei metadati in modo conforme agli indirizzi del Garante, nel documento allegato, Confindustria illustra le indicazioni fornite dall’Autorità e fornisce alcune linee guida e indicazioni di carattere operativo.

In particolare, si richiama l’attenzione sulla necessità di verificare i tempi di conservazione dei metadati praticati dai fornitori, le motivazioni di carattere funzionale/tecnico dagli stessi fornite per giustificarne la conservazione per un certo periodo, nonché l’eventuale possibilità di stabilire in autonomia tempistiche di retention differenti e di disattivare le funzioni incompatibili con le proprie finalità del trattamento.

Inoltre, si suggerisce di:

  1. fornire ai lavoratori una informativa chiara sul trattamento dei dati personali relativi alle comunicazioni elettroniche che li riguardano;
  2. effettuare ovvero eventualmente aggiornare la valutazione di impatto sulla protezione dei dati personali, cc.dd. DPIA, documentando altresì le esigenze tecniche e organizzative che giustificano l’individuazione di un termine di conservazione dei metadati superiore ai 21 giorni e aggiornando il registro delle attività di trattamento;
  3. adottare tutte le misure tecniche e organizzative per garantire il rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali e di quella di settore.
Nota di aggiornamento regimi transitori semplificati GMT

19 luglio 2024

Fisco

Fisco

Il D. Lgs. 27 dicembre 2023, n. 209, ha introdotto nel nostro ordinamento le disposizioni in materia di imposizione minima globale (global minimum tax).

Il provvedimento legislativo rimanda l’attuazione di diversi profili alla emanazione di decreti ministeriali; a tal riguardo, il primo decreto emanato dal Ministero dell’economia e delle finanze è il DM 20 maggio 2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 maggio 2024, contenente le disposizioni attuative dei regimi transitori semplificati.

La nota analizza i diversi aspetti applicativi del DM, anche in considerazione della presumibile rilevanza che tali regimi semplificati avranno per i gruppi nella prima fase di applicazione della nuova disciplina.
Credito d’imposta per gli investimenti nella ZES Unica

05 luglio 2024

Fisco

Fisco

Il Decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124 ha introdotto un nuovo credito d'imposta per gli investimenti effettuati nella Zona Economica Speciale (ZES) del Mezzogiorno.

La disciplina attuativa è stata completata dal Decreto interministeriale 17 maggio 2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 21 maggio u.s. e dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate dell’11 giugno che ha approvato il Modello di Comunicazione e le relative istruzioni.

Il credito d'imposta ZES Unica rappresenta un'importante opportunità per le imprese che intendono investire nel Mezzogiorno e che hanno mostrato, sin da subito, grande interesse per la misura.

La nota di aggiornamento intende supportare le imprese nell’applicazione dell’agevolazione, approfondendo i diversi aspetti relativi ai profili comunitari che la regolano, oltre al suo funzionamento e i relativi risvolti fiscali; il documento costituisce, inoltre, l’occasione per analizzare i punti ancora aperti e che necessiterebbero di opportuni e tempestivi chiarimenti da parte dell’Amministrazione finanziaria.


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