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21 settembre 2016
Politiche Industriali
Politiche Industriali
Confindustria oggi presenterà all'evento fieristico RemTech di Ferrara il progetto "Dalla bonifica alla reindustrializzazione - Analisi, criticità, proposte".
Il progetto, che aggiorna un precedente contributo del 2009 sul tema, intende focalizzare l'attenzione sulla dimensione tecnologica e di impatto economico delle politiche di risanamento, ma, soprattutto, si pone l'obiettivo di integrare nelle politiche di bonifica il tema del rilancio di attività economiche/industriali.
Questo lavoro, che abbiamo sviluppato e redatto in questi mesi con il contributo della rete di esperti del sistema, è articolato in quattro parti:
05 aprile 2016
Fisco
Fisco
08 marzo 2016
Il Consiglio dei Ministri del 20 gennaio 2016 ha approvato in via preliminare una prima tranche di provvedimenti attuativi della Riforma "Madia" sulla Pubblica Amministrazione.
Gli schemi di decreto legislativo sono ora all’esame della Conferenza Unificata, delle competenti Commissioni parlamentari, nonché del Consiglio di Stato per l’acquisizione dei rispettivi pareri. Successivamente, i provvedimenti saranno trasmessi al Consiglio dei Ministri per l’adozione definitiva.
Nei due documenti allegati sono contenute le osservazioni di Confindustria sullo schema di decreto legislativo di riforma della disciplina della conferenza di servizi e sullo schema di decreto legislativo di riforma della disciplina delle società pubbliche.
03 dicembre 2015
Politiche Industriali
Politiche Industriali
Il contesto geopolitico attuale, con le crescenti tensioni con la Russia e i rischi legati al terrorismo, obbliga a una riflessione sul tema della sicurezza energetica dell’Europa. Il nostro Paese è quasi totalmente dipendente dall’estero, nello specifico importiamo gas da: Russia (41,8% nel 2014), Algeria (10,8% nel 2014), Norvegia e Olanda (18,3% nel 2014), Qatar e altri esportatori di Gas Naturale Liquefatto (7,3% nel 2014).
Nonostante negli ultimi anni la domanda di gas abbia riscontrato un calo ora, con la ripartenza, si prevede in Europa e in Italia già per il prossimo anno un aumento complessivo del 7% cui possiamo rispondere grazie ad aree a grandissimo potenziale situate nell’area offshore del Mediterraneo orientale come il giacimento Zohr in Egitto, recentemente scoperto dall’Eni e il più grande giacimento a gas mai rinvenuto nel Mediterraneo (850 miliardi di metri cubi stimati), e poi i giacimenti in Israele (726 miliardi di metri cubi stimati), in Libano e a Cipro (180 miliardi di metri cubi stimati).
In tale quadro, il nostro Paese assume un’evidente importanza, dovuta alla sua strategica posizione geografica e ai suoi collegamenti con fornitori esteri già consolidati. L’Italia può rappresentare lo snodo per diversificare le rotte di approvvigionamento, il punto di equilibrio per evitare che il destino energetico dell’Europa resti nelle mani di un solo Paese fornitore. È arrivato il momento per l’Europa di assumere decisioni per garantire la sua stessa sopravvivenza e di puntare a rafforzare e finanziare alcune infrastrutture energetiche.
Nei prossimi mesi, infatti, con l’emanazione di alcune importanti direttive si sceglierà dove investire. Confindustria ritiene, e l’analisi contenuta nel volume che presentiamo oggi lo dimostra, che puntare al rafforzamento dell’asse Sud-Nord possa consentire la necessaria differenziazione delle fonti, cosa che difficilmente avverrebbe puntando sul Nord Stream. Confindustria propone al contrario di valorizzare la direttrice Sud-Nord attraverso ad esempio: il potenziamento della linea Adriatica, naturale prosecuzione nel nostro territorio del gasdotto TAP, in cui recentemente ha fatto il suo ingresso Snam, il completamento dei lavori a Passo Gries e il potenziamento della capacità di scambio tra Svizzera e Francia e tra Svizzera e Germania.
Inoltre, va considerato che anche la produzione nazionale di gas può rappresentare un’opportunità: è possibile, infatti, un incremento potenziale della nostra produzione del 142% da qui al 2024, grazie a un forte impulso derivante dal biometano (fonte rinnovabile che da sola potrebbe costituire 5,1 miliardi di metri cubi annui di produzione italiana). L’esplorazione di riserve di gas naturale e petrolio potrebbe attrarre investimenti per 15 miliardi e creare 25mila posti di lavoro con un risparmio di 5 miliardi di importazione.
Il Gas naturale deve essere considerato una fonte pulita, poiché presenta vantaggi significativi sotto il profilo delle emissioni in rapporto con gli altri combustibili fossili. La promozione del gas naturale potrebbe quindi agevolare il raggiungimento degli obiettivi di lotta ai cambiamenti climatici, attualmente in discussione nella XXI Conferenza delle Parti (COP 21) di Parigi.
03 dicembre 2015
Politiche Industriali
Politiche Industriali
Vedi allegato
23 novembre 2015
Europa e Internazionalizzazione
Europa e Internazionalizzazione
Confindustria ha seguito i negoziati TTIP dalle fasi iniziali. Un primo documento predisposto poco prima del loro avvio faceva stato dei flussi commerciali bilaterali, del profilo tariffario USA, delle analisi d’impatto comunitarie, del mandato negoziale della UE e riportava le barriere tecniche identificate in 17 settori industriali.
Questo aggiornamento avviene dopo undici round negoziali per approfondire gli sviluppi e le prospettive dei capitoli negoziali di maggiore interesse per l’industria e fornire un quadro più completo dei loro contenuti sulla base dei testi negoziali nel frattempo resi noti dalla UE, nonchè per illustrare gli esiti del dibattito pubblico che si è svolto su alcuni aspetti particolarmente controversi.
In allegato il position paper.
22 settembre 2015
Politiche Industriali
Politiche Industriali
Vedi allegato
20 luglio 2015
Da sempre l’Italia esprime un’eccellenza nella cultura dell'alimentazione: dai Romani alle Corti rinascimentali, dal creativo intreccio tra cucina nazionale e locale fino al successo mondiale della Dieta Mediterranea. I piatti e il gusto italiano rappresentano un ricchissimo patrimonio, un incrocio di saperi, territori e costumi alimentari.
Da questa consapevolezza nasce “Fab Food. La fabbrica del gusto italiano”, una mostra sull’alimentazione industriale sostenibile dentro Padiglione Italia in Expo 2015.
Confindustria attraverso la mostra Fab Food (curata del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, con la supervisione del Ministero della Salute) vuole aiutare le famiglie e le giovani generazioni a ragionare in modo razionale e virtuoso sulla necessità di una cultura non ideologica dell'alimentazione sostenibile. In quest’ottica, ognuno deve fare la propria parte, senza proporre soluzioni semplicistiche, mantenendo la fiducia nella scienza e nelle istituzioni.
Infatti, l’eccellenza della cultura alimentare italiana si mette ora al servizio della grande sfida dell'umanità: l’alimentazione sostenibile, ovvero cibo abbondante, sicuro e di qualità per tutti. Questo obiettivo può essere raggiunto solo grazie al ruolo imprescindibile di scienza, tecnologia, produzione primaria ed industria. Questa, difatti, rende disponibili a tutti le innovazioni generate dal mondo scientifico.
26 giugno 2015
Innovazione e Education
Innovazione e Education
03 giugno 2015
Politiche di Coesione
Politiche di Coesione
Il Position Paper di Confindustria sul Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-20, elaborato dal Consiglio delle Rappresentanze Regionali di Confindustria, costituisce una proposta condivisa di merito e di metodo per un più efficace utilizzo del FSC 2014-20.
Partendo da un’analisi dell'eredità dei precedenti cicli di programmazione, il documento formula alcune proposte per l'attuazione delle novità introdotte dalla recente Legge di Stabilità, che modificano priorità tematiche e modalità di utilizzo delle risorse.
Le proposte elaborate rappresentano una piattaforma comune per tutte le associazioni del Sistema per il confronto con le Istituzioni, soprattutto in vista del necessario lavoro di partenariato con le amministrazioni centrali e regionali che dovrà dare una cornice programmatica alla strategia di rilancio degli investimenti disegnata dal DEF, per la quale il Fondo di Sviluppo e Coesione rappresenta una leva finanziaria fondamentale.
28 maggio 2015
Confindustria
"Oggi non ho richieste né intendo lamentarmi con il Governo di alcunchè. Gli chiedo semplicemente di non smarrire la determinazione, perché questa è la precondizione necessaria, indispensabile, per cambiare il nostro Paese, e perché i compiti tuttora pendenti e in attesa di soluzione da anni, sono molto, ma molto, impegnativi".
Così il presidente Giorgio Squinzi nel corso del suo intervento all'Assemblea Pubblica di Confindustria, che si è tenuta il 28 maggio a Milano presso l'auditorium di Expo 2015. "La nostra societa' - sottolinea Squinzi - è infatti ancora densa di rendite e di rentier da snidare e sconfiggere, per lasciare spazio a equità, alla competizione e al mercato".
Con i sindacati "abbiamo fatto un importante accordo sulla rappresentanza, ora serve mettere ordine nelle regole della contrattazione e accompagnare la stagione dei rinnovi che è alle porte", continua Squinzi, aggiungendo che occorre "recuperare competitivita' e la contrattazione collettiva deve sostenre gli sforzi in questa direzione. I legami fra dinamica dei salari e miglioramenti della produttività devono essere resi piu' forti e piu' stringenti. In molti casi le imprrese e i lavoratori condividono già a livello aziendale, attraverso premi di risultato, i miglioramenti raggiunti".
La contrattazione aziendale "è utile alle imprese e alle persone che vi lavorano e i contratti colletivi nazionali devono incoraggiare ad andare in questa direzione. La funzione del contratto collettivo nazionale di categoria e', tra le altre, accompagnare con intelligenza questo processo, evitando che le imprese siano costrette a sommare i costi dei due livelli".
In allegato il testo integrale della relazione.
27 maggio 2015