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Negli ultimi tre anni la spesa effettiva per investimenti pubblici è stata sempre inferiore a quanto programmato dai governi. Ciò evidenzia che vi sono difficoltà nell'erogazione della spesa e che alcuni investimenti sono stati rimandati per contenere la spesa pubblica e quindi il deficit. Difatti, gli avanzi primari registrati negli ultimi anni sono in larga parte dovuti al forte calo degli investimenti pubblici.
Dopo la crisi, gli investimenti hanno mostrato una dinamica negativa nella media dei paesi dellʼUnione europea ma molto di più in Italia. Il divario si è acuito negli ultimi anni: tra il 2010 e il 2018 gli investimenti pubblici in Italia sono cresciuti 33 punti percentuali in meno rispetto all'UE (netto Italia) e ulteriori 7 punti rispetto agli USA.
Per approfondimenti rimandiamo al Rapporto di previsione sull'economia italiana del CSC.
L’economia italiana è prevista in stagnazione nel 2019 e in esiguo miglioramento nel 2020. Quali fattori geoeconomici incideranno sulle prospettive di crescita?
Il digitale sta impattando sull'occupazione.
Il forte calo delle immatricolazioni di auto in Italia iniziato a metà 2018 è proseguito a gennaio 2019. Varie forze spingono in diverse direzioni.
La differenza tra retribuzione netta e costo del lavoro è il cuneo fiscale e contributivo. Nel confronto internazionale l’Italia ha un cuneo molto elevato, qualunque sia la retribuzione presa a riferimento.