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Nella seconda metà del 2018 si è avuta una forte flessione delle immatricolazioni di auto in Italia. A gennaio 2019 il calo è continuato. I motivi sono:
Le immatricolazioni sono storicamente un buon indicatore dell'andamento di produzione e consumi. Da metà 2017, però, la correlazione si è affievolita. Ciò è spiegato da: produzione di auto alimentata dall'aumento della quota esportata; spesa delle famiglie con più servizi e meno auto.
La previsione per il 2019 è difficile. Varie forze, con impatti incerti, spingono in diverse direzioni:
La differenza tra retribuzione netta e costo del lavoro è il cuneo fiscale e contributivo. Nel confronto internazionale l’Italia ha un cuneo molto elevato, qualunque sia la retribuzione presa a riferimento.
Il calo del PIL italiano anche nel 4° trimestre 2018 porta a -0,2% l'eredità per la crescita annua nel 2019. Ottenere un incremento del PIL dell'1,0% richiederebbe una variazione trimestrale di +0,5% fin dal primo trimestre.
I sistemi di produzione italiano e tedesco sono fortemente integrati tra di loro nelle catene globali del valore. La caduta della produzione manifatturiera tedesca frena quindi le esportazioni italiane.