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Nel mese di novembre 2022, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) considerato al netto dei tabacchi, è risultato pari a 117,9 con una variazione di +0,6 rispetto a ottobre 2022.
Il coefficiente utile per la rivalutazione del trattamento di fine rapporto maturato al 31 dicembre 2021, secondo l’art. 1 della L. 297/1982, è dunque pari a 1,09637712.
Si ricorda che la comunicazione dell’aggiornamento del coefficiente del TFR è diffusa anche attraverso il Servizio “annuncio TFR” che risponde al numero 06-5903417.
Ancora in rallentamento l’economia italiana: il caro-energia è persistente, con una brusca risalita del prezzo del gas, e l’inflazione è a valori record. Inoltre, con il rialzo dei tassi di interesse e la minore liquidità a causa delle bollette energetiche, le imprese italiane rischiano di indebitarsi a costi alti. La manifattura tiene, i servizi sono andati bene in estate, le costruzioni sono in frenata. L’export italiano è in espansione finora, ma l’Eurozona è attesa debole e negli USA il rimbalzo potrebbe essere temporaneo.
Con FED e BCE, nel mondo, i rialzi dei tassi sono già molti più di 150. Il rendimento del BTP italiano ha riflesso i diffusi rialzi a livello internazionale, arrivando al 4,18% a novembre da 0,97% a fine 2021. Questo rialzo ha già iniziato a trasferirsi sui tassi pagati dalle imprese, che fino a settembre sono aumentati di quasi un punto e sembrano destinati a salire molto di più. Ai valori attuali, il costo del credito per le imprese aumenta di +2,3 miliardi in un anno, che rischiano di diventare +6,8 se seguirà pienamente il rialzo del BTP.
Coefficienti per la Rivalutazione del Trattamento di Fine Rapporto e dei Crediti di Lavoro del Centro Studi Confindustria