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Continua il dialogo con Cgil, Cisl e Uil sul Patto della Fabbrica. Un confronto importante in questo momento delicato della vita del Paese con molti punti su cui discutere e da condividere tra imprese e sindacati.
Il presupposto è riaffermare il valore della rappresentanza e il ruolo che i corpi intermedi assumono nei momenti più delicati.
In particolare si è discusso di come implementare il Patto della Fabbrica sui temi:
e si è discusso di come allargare il fronte comune a tutti gli aspetti che riguardano lo sviluppo del Paese, dall'apertura dei cantieri al taglio di tasse e contributi in favore del lavoro.
La prossima settimana si apriranno due tavoli di lavoro, sulla migliore attuazione del Patto della Fabbrica e sulle azioni da condividere per una riforma dell’Europa, in preparazione del prossimo appuntamento dell’8 aprile tra Vincenzo Boccia, Maurizio Landini, Anna Maria Furlan e Carmelo Barbagallo.
Bisogna evitare che l'Europa sia un alibi per non fare le cose che servono: si mettano in primo piano lavoro e investimenti - ha detto ieri il Presidente Boccia - a partire da un fisco che premi i lavoratori con il taglio del cuneo fiscale. La priorità, infatti, resta il lavoro.
Il presidente Boccia ha poi rilanciato la necessità di realizzare una “politica dei fini”: ovvero, individuare le grandi missioni politiche che si vogliono perseguire e far derivare da queste strumenti e fondi.
Esiste una comune preoccupazione, tra imprenditori e sindacati, per i segnali negativi che arrivano dall'economia ed emerge la volontà d’impegnarsi a un programma per il bene del Paese.
Patto della fabbrica - 9 marzo 2018
Primo accordo attuativo del Patto della Fabbrica sul tema della sicurezza sul lavoro