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Brexit: Dichiarazione dei Presidenti delle principali associazioni industriali di Germania, Italia e Francia
Parigi, Roma, Berlino, 14 ottobre 2020
Il negoziato sulla relazione futura tra Unione Europea e Regno Unito è entrato in una fase cruciale.
A poche settimane dalla scadenza del 31 dicembre il
rischio di non accordo è una possibilità concreta. Ne scaturirebbero una serie
di conseguenze per le nostre imprese e per i nostri cittadini: dazi e controlli
doganali, burocrazia, ritardi, blocchi, delocalizzazioni e così via.
Le nostre imprese stanno dedicando tutte le loro energie a limitare e sanare
gli effetti sanitari, sociali ed economici della crisi da Covid-19. Sono
mobilitate per rilanciare le nostre economie e affrontare le sfide ecologica e
digitale. Una divisione brutale tra l’Europa continentale e il Regno Unito contribuirebbe
ad aumentare le difficoltà, mettendo a rischio decine di migliaia di posti di
lavoro e insediamenti produttivi in tutti i nostri paesi.
Alla vigilia del Consiglio europeo del 15 e 16 ottobre –
in piena sintonia con l’intera comunità imprenditoriale europea e ribadendo
l’appello già lanciato come BusinessEurope – sollecitiamo i negoziatori, su
entrambe le sponde della Manica, a fare tutto il possibile per concludere un
accordo ambizioso e onnicomprensivo in tempo utile per consentire la ratifica e
l’entrata in vigore entro il 1 gennaio
2021, nel reciproco interesse dell’Unione Europea e del Regno Unito.
Invitiamo i leader di entrambe le parti a rispettare l’Accordo di Recesso e la
Dichiarazione Politica, a essere pragmatici ed esplorare tutte le opzioni possibili
per raggiungere una soluzione in grado di garantire fluidità negli scambi
commerciali, mantenendo al contempo condizioni di concorrezza leale tra l’UE e
il Regno Unito. Questo accordo, necessario, non dovrà mettere in discussione il
fulcro del nostro impegno europeo e delle nostre attività, diffuse sul
territorio dell’Unione: la solidarietà fra i 27 e il regolare funzionamento del
mercato unico.
Germania, Francia, Italia: come membri dell’Unione
condividiamo gli stessi interessi, gli stessi valori fondamentali e difendiamo
un modello di economia sociale di mercato senza eguali nel mondo. Qualunque
cosa accada dopo il 31 dicembre, e più che mai in un mondo pericoloso e
incerto, i legami tra noi e i nostri amici, oltre che partner e alleati,
britannici resteranno comunque forti.
In questo momento storico, ci appelliamo all’intelligenza collettiva affinché
questa partnership possa fondarsi su basi stabili e sicure.