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Crescita e riduzione del debito sono prioritarie. L’Europa non può essere un alibi per evitare di rimettere i conti pubblici su un percorso di risanamento.
La nostra posizione è chiara: no a una manovra in deficit per continuare ad alimentare la spesa corrente. Non possiamo andare in Europa a chiedere di indebitarci ancora per questo. Altro discorso è spendere per investimenti, crescita e infrastrutture.
Inoltre, i comportamenti che alimentano lo spread caricano l’Italia di una tassa occulta che riduce le risorse già scarse che abbiamo a disposizione per le riforme che servono per la crescita, come il taglio del cuneo fiscale a favore dei lavoratori.
Il Presidente Boccia ha poi commentato la situazione politica del nostro Paese.
La stabilità politica è una precondizione per l’azione di governo. Ma se la stabilità serve a continuare con il presentismo e la conflittualità otteniamo esattamente il contrario: instabilità, ansia e incertezza nel Paese e nell’economia.
Infine il decreto Sblocca Cantieri: attivare i cantieri ancora fermi per cui sono già stati stanziate risorse significa creare lavoro. Le infrastrutture collegano l’Italia al suo interno e al mondo e la fanno crescere. È cruciale la questione temporale.
Nella sua Relazione per l’Assemblea 2019, il Presidente Vincenzo Boccia sottolinea l’urgenza di agire in questo delicato frangente della vita nazionale, sospesi tra il rischio di un destino declinante e la possibilità di riattivare una piena ripresa.