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Basta con il contratto di governo, l'agenda va cambiata e le priorità devono essere la crescita dell'economia e il lavoro, soprattutto dei giovani. Così il presidente Boccia in un'intervista a Repubblica nella quale ribadisce il no degli industriali ai mini Bot.
La flat tax, sottolinea, non è una priorità. Il Presidente dei Giovani Imprenditori, Alessio Rossi, pone una questione temporale che abbiamo indicato anche in occasione della nostra Assemblea Pubblica. E cioè: passare dal contratto di governo, superando la stagione del presentismo e del tatticismo, a una visione e una strategia per il Paese, afferma Boccia.
L'agenda va cambiata e bisogna uscire da una sorta di campagna elettorale permanente. L'economia non può più aspettare.
Il Presidente elenca, quindi, le priorità, condivise anche con Cgil, Cisl e Uil: partire da un grande piano d'inclusione di giovani nel mondo del lavoro, ridurre tasse e contributi sui salari, eliminare tasse e contributi sui premi di produzione in modo da agevolare lo scambio salario-produttività nei contratti aziendali e far aumentare il netto in busta ai lavoratori italiani. Un grande piano infrastrutturale che sarebbe di per sé anticiclico.
E aggiunge: quello che noi deduciamo è che occorra valutare gli effetti sull'economia reale dei provvedimenti che si realizzano per evitare il ricorso a deficit e debito pubblico che non è nell'interesse del Paese.
I mini Bot? Sono uno strumento per fare debito - risponde - e non c'entrano con i fondamentali dell'economia del Paese. Non dobbiamo confondere strumenti con obiettivi.
Crescita e riduzione del debito sono prioritarie. L’Europa non può essere un alibi per evitare di rimettere i conti pubblici su un percorso di risanamento. Nella sua intervista di oggi su Radio Capital, il Presidente Boccia ha sottolineato come evitare la procedura d’infrazione serva all'Italia, prima che all'Europa.