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“La nostra convinzione che la logistica portuale può essere un volano per la crescita del paese deriva dai numeri: i porti sono strategici perché il 60% dell'import export italiano passa da lì, quindi, è chiaro come il loro ruolo e quello delle connessioni che creano, sia verso il mare sia verso terra, sia fondamentale”. Così Mario Zanetti, Delegato del Presidente di Confindustria per l’Economia del Mare e Presidente Confitarma, in un’intervista a Focus Economia su Radio24.
“In questo momento chiave, il governo sta lavorando ad una riforma del sistema di governance portuale che è una grande opportunità per il paese – ha sottolineato Zanetti”, per rilanciare il ruolo dell’Italia come hub logistico del Mediterraneo, migliorando la competitività e l’attrattività dei nostri porti. Il Delegato ha ribadito quanto sia cruciale che dalla riforma portuale esca una visione d'insieme perché una regia centrale della politica dei porti a livello italiano è indispensabile; così come è fondamentale che si lavori sull'efficienza del sistema, sulla semplificazione, sulla sburocratizzazione e digitalizzare, e si chiariscano le divisioni delle competenze all'interno della Pubblica Amministrazione. In questo contesto, Zanetti ha ribadito l’importanza del coinvolgimento delle rappresentanze (industriale, armatoriale, territoriale), affinché tutti gli stakeholders siano ascoltati e possano dare il loro contributo.
Sollecitato, poi, sulla Blue Economy, Zanetti ha evidenziato quanto l’Economia del Mare sia un ecosistema importante ma complesso, con un valore di 180 miliardi di euro, 10% del PIL nazionale, oltre 230.000 imprese e più di un milione di occupati, pari al 4,1% dell’occupazione nazionale e con un moltiplicatore economico di 1,8 - tra i più elevati – che sale a 2,7 euro se si considera solo il trasporto marittimo. “Sono numeri rilevanti – ha detto Mario Zanetti - di un settore importante per sé ma con una funzione abilitante del sistema paese. Inoltre, 80% delle merci mondiali viaggiano via mare per cui la centralità è data dai numeri. E anche l’Italia sta riscoprendo questa centralità, sottolineata anche dalla recente istituzione del Ministro delle Politiche del Mare”.
“Confindustria sta lavorando per un nuovo approccio di politica industriale, strutturato su tre driver strategici da sottoporre all’attenzione delle istituzioni: infrastrutture e portualità, vettori e flotte, persone e competenze. Tre direttrici importanti per il nostro ecosistema e per tutto il sistema paese”, ha concluso Zanetti. E con riferimento alla comunità armatoriale italiana, “abbiamo intenzione di riaffermare la rilevanza strategica del trasporto marittimo italiano. La nostra flotta è cruciale per l’industria nazionale, dalla manifattura all'agroalimentare, per l’approvvigionamento energetico e per il turismo ed è ai vertici europei e mondiali in settori chiave e ad alto valore aggiunto”.