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Dal 1° agosto 2014 sono entrati in vigore i nuovi Orientamenti per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà (2014/C 249/01) (“Orientamenti”).
Gli Orientamenti stabiliscono i criteri in base ai quali gli Stati membri possono concedere finanziamenti pubblici, in linea con le regole comunitarie sugli aiuti di Stato, alle imprese che si trovano in difficoltà finanziarie.
Di norma il sostegno pubblico alle imprese in difficoltà presenta i maggiori effetti distorsivi, poiché rischia di tenere artificialmente in vita imprese meno efficienti a danno di quelle più efficienti e tecnologicamente più avanzate. In assenza di un intervento pubblico, l’uscita dal mercato delle imprese meno efficienti consentirebbe ai loro concorrenti più efficienti di crescere e guadagnare quote di mercato. Interferendo con questo processo, gli aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione possono rallentare in modo significativo la crescita economica nei settori interessati.
Tuttavia, in determinate circostanze, il sostegno pubblico può essere indispensabile per evitare gravi disagi sociali ed economici dovuti all'uscita delle imprese dal mercato. La revisione degli Orientamenti per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà mira a garantire la presenza di un intervento statale solo quando le imprese hanno esaurito tutte le opzioni di mercato e quando gli aiuti sono effettivamente necessari per conseguire un obiettivo ben definito di interesse comune.
Rispetto ai precedenti Orientamenti (2004/C 244/02), la nuova versione presenta importanti cambiamenti:
Si ricorda che, in genere, gli aiuti di Stato concessi per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà non sono esenti dall’obbligo di notifica preventiva alla Commissione europea.
Tuttavia, i nuovi Orientamenti confermano la possibilità per gli Stati membri di istituire i “regimi di aiuto”, che, una volta approvati dalla Commissione, consentono agli Stati membri di concedere aiuti alle singole imprese senza la preventiva autorizzazione comunitaria, sempreché l’aiuto concesso soddisfi le condizioni imposte dal regime approvato.
I criteri contenuti nei nuovi Orientamenti saranno utilizzati dalla Commissione per valutare gli aiuti alle imprese in difficoltà notificati dal 1° agosto 2014. Gli aiuti notificati prima di tale data saranno valutati in base alle regole in vigore al momento della concessione dell’aiuto.
I regimi di aiuto esistenti dovranno essere resi compatibili, se necessario, dagli Stati membri entro 6 mesi dall’entrata in vigore dei nuovi Orientamenti.
La revisione degli Orientamenti è uno dei tasselli più importanti del processo di Modernizzazione, avviato dalla Commissione europea nel 2012, che ha l’obiettivo di incentivare gli Stati membri ad utilizzare "aiuti buoni", in grado di promuovere la crescita economica e gli obiettivi di comune interesse, semplificando i requisiti di accesso e di gestione delle misure di favore.
Il testo dei nuovi Orientamenti per il salvataggio e ristrutturazione delle imprese in difficoltà è disponibile al seguente link.