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Per il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, intervenuto sabato in chiusura dei lavori del XXIX Convegno di Capri dei Giovani Imprenditori la questione cruciale è far ripartire il lavoro e la domanda interna ma "serve un robusto impulso del Governo sugli investimenti in infrastrutture".
"Non credo francamente che in questo momento di grave crisi manifestazioni o scioperi siano la migliore delle soluzioni", ha aggiunto Squinzi, riferendosi alla manifestazione organizzata dalla CGIL a Roma.
Per il leader degli industriali la questione fiscale è quanto mai "viva" e bisogna fare di più, anche se plaude "la scelta del Governo di eliminare dall'Irap il costo del lavoro". "Resta aperto il tema del prelievo fiscale sui beni strumentali all'attività aziendale come capannoni e impianti che noi riteniamo sia una scelta sbagliata".
Per Squinzi, infine, è necessario che nell'Unione europea ci sia meno austerità e rigidità "perché queste politiche hanno finito per esasperare nostre debolezze". Nonostante ciò il presidente di Confindustria è timidamente ottimista perché vede che "ci sono segni di buon senso, verso un ragionevole tasso di flessibilità".