
L'incontro con Renzi nella sala Verde di Palazzo Chigi, la legge di Stabilità, il mercato del lavoro: sono stati questi i temi affrontati ieri sera dal presidente Squinzi nel corso dell'intervista con Giovanni Floris a “diMartedì”, in onda su La7.
"Il presidente del Consiglio ci ha presentato i principi ispiratori della legge di stabilità: purtroppo di fondi ce ne sono pochi", ha spiegato Squinzi "10 miliardi occorrono solo per stabilizzare gli 80 euro in busta paga. Ci auguriamo che siano messi a disposizione 1,5-2 miliardi per la riduzione dell'Irap, che ci siano incentivi stabili di carattere fiscale sulla ricerca", ha detto ancora il presidente, sottolineando che il sistema imprenditoriale non può sopportare nuove tasse e che è «inaccettabile» il peso di alcune sul sistema produttivo, come l'Imu sui capannoni.
Sul Tfr il leader di Confindustria ha ribadito le condizioni delle imprese: "Le aziende sono in una situazione drammatica, non sono in grado di sostenere nuovi oneri e aggravi di costo". Una preoccupazione che Squinzi ha sottolineato nell'incontro con il presidente del Consiglio a Palazzo Chigi. "Renzi è stato rassicurante, ci ha garantito costo zero", ha riferito Squinzi. E quindi "se non comporterà aggravi per le imprese, se ci sarà una libera scelta dei lavoratori, se riguarderà anche le aziende pubbliche" Confindustria non si opporrà.
"Il mercato del lavoro deve essere riformato, si chiuda la riforma", ha chiesto infine Squinzi auspicando per oggi il varo del Jobs Act "non in qualsiasi forma", ma corrispondente "a quello di cui si è sentito parlare in questi giorni". Il presidente ha poi ribadito che l'articolo 18 è un fattore di non competitività che ritarda gli investimenti e ha giudicato Renzi "un buon politico per la voglia che ha di incidere sui nodi e trovare soluzioni".