menu start: Wed May 21 19:40:12 CEST 2025
menu end: Wed May 21 19:40:12 CEST 2025
Una premessa con la classifica del Doing Business: per essere compliant con il sistema fiscale l'impresa media italiana deve impiegare 269 ore di lavoro. Risultato: 138° posto, su 189 economie.
Nel tempo non siamo migliorati, ma peggiorati: sette anni fa, nello stesso rapporto, l'Italia risultava al 117° posto su 175 economie esaminate. E alla luce di questa premessa, oltre che dei dati sugli ultimi anni di crisi, che Andrea Bolla, presidente del Comitato tecnico per il fisco di Confindustria, ha messo in evidenza la questione fisco, nell'audizione di ieri in commissione Finanze e Tesoro del Senato sul primo decreto di attuazione della delega fiscale. «Il fisco è ancora oneroso e poco chiaro, scoraggia investimenti e internazionalizzazione».
Si intravedono, ha aggiunto, timidi segnali di una possibile ripresa, che si prospetta lenta e fragile, «ma per riprendere a crescere non basta l'ordinaria amministrazione, ma serve uno sforzo eccezionale» e per questo «la leva fiscale è centrale».
Serve un fisco chiaro e trasparente. «Di semplificazione abbia mo un assoluto bisogno, ecco perché non va tradito il mandato della delega fiscale di un intervento organico e profondo di semplificazione fiscale». Invece lo schema di decreto legislativo in esame in Parlamento «è positivo ma non è assolutamente sufficiente».
Le semplificazioni introdotte «sono troppo poche e troppo timide, il decreto è ben lontano dall'esaurire l'ambito degli interventi urgenti», ha detto il presidente del Comitato. E ha incalzato ancora: «Non è tempo di aspettare, di interventi spot, di riforme avviate ma non completate».
E indispensabile, quindi, per Confindustria, correggere il provvedimento, rafforzando le misure già previste e introducendo un pacchetto ulteriore di misure, da tempo condivise anche con altre associazioni. «Non prosciugherebbero ancora il mare della burocrazia che sta affogando le imprese, ma che almeno ci farebbero emergere con il naso dal pelo dell'acqua, consentendoci di respirare». Farne di meno, «farne a metà sarebbe un peccato mortale», ha aggiunto ancora Bolla: «Abbiamo il dovere di sostenere rapidamente i segnali di ripresa»
In allegato il testo integrale dell'audizione.