Il 21 maggio 2014 la Commissione europea (CE) ha adottato le nuove linee guida per aiuti di Stato concessi in favore di attività di ricerca, sviluppo e innovazione. Le linee guida stabiliscono i criteri per definire misure agevolative compatibili con il mercato interno ma che non sono comprese tra quelle che sono esenti dall’obbligo di notifica preventiva alla CE (già disciplinate all’interno del Regolamento Generale di Esenzione per categoria).
Attraverso la Revisione delle linee guida si intende sostenere gli Stati membri nel raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020, anche promuovendo una maggiore sinergia con gli interventi promossi nel quadro di Horizon 2020.
Per stimolare la crescita economica, l'UE intende aumentare la spesa per le attività di R&S al 3% del PIL. Tuttavia, l'UE è ancora in ritardo rispetto ai principali concorrenti a livello mondiale come gli Stati Uniti o il Giappone, principalmente a causa dei bassi livelli di investimenti privati. Le nuove norme mirano a garantire che il denaro pubblico sia utilizzato dove è necessario e che gli aiuti di Stato mobilitino investimenti privati in progetti che altrimenti non sarebbero attuati, preservando la concorrenza nel mercato unico.
Tra le principali novità introdotte:
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una maggiore flessibilità nell’implementazione delle misure a sostegno di R&S&I: in linea con i nuovi orientamenti, gli Stati membri potranno concedere aiuti per lo sviluppo sperimentale fino ad un ammontare di 15 milioni di euro per progetto e per beneficiario senza più dover ottenere la previa autorizzazione da parte della Commissione europea (in precedenza il limite era fissato a 7,5 milioni). Inoltre, anche l’ambito delle misure di aiuto per R&S&I esentate dall’obbligo di notifica secondo il nuovo Regolamento di esenzione è stato esteso. Esso include, infatti, progetti pilota e prototipi, cluster d’innovazione e aiuti per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione.
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livelli d’intensità di aiuto maggiorati: il nuovo quadro normativo consente un finanziamento fino al 70% dei costi eleggibili su progetti di ricerca applicata per le grandi imprese, e fino al 90% per le PMI. I livelli di aiuto più alti saranno disponibili a condizione che vi sia un reale gap di finanziamenti e in tal caso la Commissione provvederà ad un’analisi dettagliata, sulla base dei criteri contenuti nelle linee guida, al fine di verificare la necessità di un livello di finanziamento più alto, così da evitare indebite distorsioni della concorrenza nel mercato interno.
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semplificazione e maggiore certezza del diritto: al fine di semplificare l'utilizzo di aiuti per progetti che sono chiaramente negli obiettivi comuni europei, i progetti di ricerca e innovazione cofinanziati dall'Unione europea (ad esempio nell'ambito di Horizon 2020) saranno considerati aiuto necessario e appropriato. Un significativo aumento in termini di semplificazione è rappresentato dall’approfondimento della distinzione tra attività economica ed attività non economica, attività queste ultime che non si configurano come aiuto di Stato.
Le nuove Linee guida saranno in vigore a partire dal primo luglio 2014. Tuttavia, con riguardo specifico agli schemi di aiuto già in corso di esecuzione gli Stati membri avranno tempo fino al primo gennaio 2015 per renderli compatibili con le nuove regole.