menu start: Wed May 21 13:21:58 CEST 2025
menu end: Wed May 21 13:21:58 CEST 2025
Chiunque conosca la leggenda di Robin Hood, si sarà reso conto che l'imposta dichiarata incostituzionale dalla Consulta, invece del suo nome avrebbe dovuto portare quello dello sceriffo di Nottingham, espressione di un potere "pubblico" arbitrario e noncurante.
Come avrebbe fatto l'antagonista di Robin Hood, infatti, lo Stato ha alzato le spalle dinnanzi a chi chiedeva indietro i propri denari, illegittimamente versati nel tempo, per il semplice, quanto inquietante motivo che sono tanti, e restituirli tutti crea un buco troppo grande da gestire.
Interpretando per assurdo questo principio, dovremmo arrivare a pensare che se il governo introducesse domani un'addizionale all'imposta sul reddito dei tifosi di calcio, e poi fosse costretto a toglierla dopodomani perché incostituzionale, l'ingiustizia dell'appropriazione (divenuta magari un problema del governo successivo) passerebbe sotto silenzio, perché i soldi incassati sono troppi.
In un Paese in cui la deroga ai diritti del contribuente sembra ormai divenuta regola e non più eccezione - basta guardare le cicatrici dello Statuto del Contribuente per avere un campionario di soprusi - non possiamo permetterci il lusso di mettere m discussione anche i principi sa cosanti della Costituzione.
La battaglia per evitare di trasformare questo Paese nella contea di Nottingham passa proprio da qui e si combatte su più fronti.
In allegato il testo integrale dell’intervento.