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Il Comitato dei Rappresentanti Permanenti dell’UE riunito ieri a Bruxelles ha deciso un inasprimento delle misure restrittive nei confronti della Russia, sancendo il passaggio alla cosiddetta fase 3 delle sanzioni. Tale provvedimento è stato giustificato dal Presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy e da quello della Commissione Europea Barroso come risposta alla mancanza di segnali della fine del sostegno russo alle forze separatiste che operano nell’Ucraina orientale e al permanere di una situazione di grave instabilità nell’area.
Nel dettaglio le nuove misure prevedono:
Tali misure verranno applicate ai contratti futuri e non a quelli già sottoscritti; la loro entrata in vigore è fissata a partire dal giorno successivo alla loro pubblicazione nella gazzetta ufficiale dell’UE, verosimilmente il 1 agosto prossimo.
In aggiunta il Coreper ha deciso di vietare nuovi investimenti in Crimea e nell’area di Sebastopoli nei settori infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni ed energia. Apparecchiature e macchinari destinati a questi settori non potranno altresì essere esportati.
E’ stato infine esteso il congelamento dei beni e il divieto di concessione dei visti ad ulteriori 8 persone fisiche e 3 enti e società; i loro nominativi saranno resi noti nel pomeriggio di oggi.
Confindustria continuerà a seguire l’evolversi della situazione e fornirne tempestiva comunicazione al sistema.