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La Corte Costituzionale con la sentenza in oggetto (cfr. allegato), depositata il 12 luglio scorso, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme che stabilivano l'impignorabilità dei fondi delle aziende sanitarie ed ospedaliere delle regioni commissariate e firmatarie dei piani di rientro dal disavanzo sanitario.
La sentenza quindi elimina le misure contenute nella Legge di Stabilità del 2011 (legge 13 dicembre 2010 n. 220) e nei successivi provvedimenti (legge 15 luglio 2011 n. 111 e legge 8 novembre 2012 n. 189), che ne avevano prorogato la validità fino al 31 dicembre 2013.
La decisione della Suprema Corte rappresenta senza dubbio un importante risultato per le aziende creditrici degli enti sanitari in quanto consente il ripristino delle azioni esecutive nei confronti delle ASL e Aziende Ospedaliere, ristabilendo una condizione di parità, fortemente alterata dalle norme dichiarate incostituzionali, fra la pubblica amministrazione e le imprese creditrici.