Con Decreto del 18 aprile 2013 (allegato), il Ministro della Giustizia ha approvato la modifica delle piante organiche dei magistrati giudicanti e del pubblico ministero addetti ai tribunali ordinari.
Il provvedimento rappresenta un tassello indispensabile nel percorso che porterà alla piena attuazione della nuova geografia giudiziaria, riforma che, come più volte evidenziato da Confindustria, potrà rivelarsi determinante per l’efficienza del sistema giustizia nel nostro Paese. La produttività degli uffici, infatti, è fortemente condizionata dalla dimensione ed è più bassa in presenza di dimensioni ridotte. La revisione degli uffici giudiziari mediante l’accorpamento delle sedi più piccole consente di raggiungere una dimensione minima efficiente, funzionale al complessivo miglioramento della qualità del servizio giustizia.
In proposito, si ricorda che la revisione delle circoscrizioni giudiziarie è stata avviata con il decreto legislativo 7 settembre 2012 n. 155, che ha dato attuazione alla delega contenuta nella legge 14 settembre 2011 n. 148 (di conversione del DL 138/2011). Per effetto della riforma sono stati soppressi 31 tribunali e altrettante procure della Repubblica, nonché 220 sezioni distaccate di tribunale.
Il Decreto del 18 aprile ha due finalità:
a) consentire la piena operatività della nuova geografia giudiziaria prevista dal D.lgs. 155/2012. Si è reso, infatti, necessario procedere alla rideterminazione delle piante organiche degli uffici di primo grado interessati dalla riforma, con particolare riguardo a quelli per i quali si realizzano significative modifiche del relativo assetto territoriale;
b) realizzare una più omogenea ripartizione delle risorse disponibili. In particolare, l’individuazione delle risorse da assegnare a ciascun ufficio è avvenuta non solo in base al dato statistico dei provvedimenti sopravvenuti, ma anche tenendo conto delle situazione attuale delle pendenze degli uffici.
Il Decreto, che riguarda 50 sedi giudiziarie, consentirà la piena operatività della nuova geografia giudiziaria a partire dal 13 settembre 2013.
Nei tribunali e nelle procure di Alessandria, Asti, Avellino, Castrovillari, Chieti, Cremona, Cuneo, Enna, Genova, Lagonegro, L'Aquila, Patti, Potenza, Ragusa, Siena, Terni, Vercelli, Benevento, Foggia, Imperia, Macerata, Pavia, Pesaro, Vicenza e Udine - uffici giudiziari i cui circondari vengono accorpati senza modifiche territoriali - si procede all'aggregazione degli organici senza operarne alcuna variazione. In quegli uffici (tribunali e procure di Caltagirone, Catania, Gela, Marsala, Palermo, Perugia, Sciacca e Termini Imerese) la cui consistenza territoriale è modificata in maniera marginale, resta invariata la dotazione organica di magistrati.