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Nel mese di maggio 2023, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) considerato al netto dei tabacchi, è risultato pari a 118,6, con una variazione di +0,2 rispetto ad aprile 2023.
Il coefficiente utile per la rivalutazione del trattamento di fine rapporto maturato al 31 dicembre 2022, secondo l’art. 1 della L. 297/1982, è dunque pari a 1,00878807.
Si ricorda che la comunicazione dell’aggiornamento del coefficiente del TFR è diffusa anche attraverso il Servizio “annuncio TFR” che risponde al numero 06-5903417.
In allegato le tabelle dei coefficienti per la rivalutazione del TFR dal gennaio 2003 e dei crediti di lavoro dal 1° gennaio 1990.
Tra il 2000 e il 2020 nel manifatturiero italiano i salari reali sono cresciuti del 24,3%, pressoché in linea con la variazione cumulata della produttività del lavoro (22,6%). La crescita dei salari reali è stata simile a quella registrata in Francia e superiore a quella di Germania e Spagna. Ma in questi paesi la produttività del lavoro è cresciuta ben più che in Italia (il doppio in Germania). Ciò implica una netta perdita di competitività per il nostro manifatturiero.
Il BBF è l’espressione più facilmente riconoscibile del made in Italy, riprendendo i tratti più caratteristici dell’heritage culturale dell’Italia, delle sue tradizioni, dei suoi paesaggi e delle sue opere d’arte, contribuendo a comporre l’immagine dell’Italia produttiva. In questo senso il “bello e ben fatto”, oltre a rappresentare una quota importante dell’export italiano nel mondo, fa da volano a tutte le esportazioni italiane, avendo un valore non solo economico, ma anche immateriale. L’Italia esporta il 99% degli oltre 5.000 prodotti scambiati al mondo, e con la stessa proporzione i quasi 1.400 prodotti finali di consumo. L’Italia è seconda solo alla Cina per varietà di prodotti esportati nel comparto del BBF.
Nell’affrontare lo scenario internazionale, l’Italia può far leva sulle esportazioni a elevata sofisticazione di beni strumentali. In particolare, a quelli che si distinguono per l’alta intensità di automazione, creatività e tecnologia. ACT comprende 202 categorie di prodotto (l’individuazione del gruppo ACT è stata realizzata in stretta collaborazione con le dodici associazioni di categoria facenti capo a Federmacchine) che si articolano in 12 comparti legati alla produzione di macchinari e accomunate soprattutto dall’elevato grado di precisione, da una presenza dell’elettronica sempre più pervasiva rispetto alla parte meccanica, dall’agilità nell’adottare soluzioni su misura e da un crescente contenuto di servizi nell’offerta di vendita.