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Nel mese di gennaio 2024, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) considerato al netto dei tabacchi, è risultato pari a 119,3, con una variazione di +0,3 rispetto a dicembre 2023.
Il coefficiente utile per la rivalutazione del trattamento di fine rapporto maturato al 31 dicembre 2023, secondo l’art. 1 della L. 297/1982, è dunque pari a 1,00377313.
Si ricorda che la comunicazione dell’aggiornamento del coefficiente del TFR è diffusa anche attraverso il Servizio “annuncio TFR” che risponde al numero 06-5903417.
In allegato le tabelle dei coefficienti per la rivalutazione del TFR dal gennaio 2003 e dei crediti di lavoro dal 1° gennaio 1990.
Inizio 2024 tra luci e ombre: tassi alti più a lungo e petrolio più caro, ma maggior fiducia e servizi in espansione. Ampio il divario di inflazione Italia-Eurozona, si allungano i tempi per il taglio dei tassi di interesse. Investimenti: nella seconda metà dell’anno è atteso meno freno dal credito ma ora è urgente accelerare sul PNRR. In Italia, per il lavoro gli indicatori sono in miglioramento, per i consumi finora ci sono segnali misti. I servizi trainano, per l’industria sembra avvicinarsi lo stop al calo, l’export è in ripresa ma tra nuovi rischi. Stagnazione nell’Area euro, negli USA segnali di frenata, mentre la Cina è in espansione.
A gennaio quasi la metà di un campione di imprese industriali grandi associate a Confindustria si attende un livello di produzione stabile rispetto a dicembre (47,1%). Si tratta di un miglioramento rispetto al mese precedente, quando la stessa quota era pari al 33,4%, ed era più alta la percentuale di imprese che si aspettavano un rallentamento dell’attività. Sale anche la quota di imprese che prospettano un aumento del livello di produzione nel mese corrente rispetto al precedente (il 40,2% dichiara un aumento rilevante o moderato della produzione, contro il 23,8% in dicembre).
Coefficienti per la Rivalutazione del Trattamento di Fine Rapporto e dei Crediti di Lavoro del Centro Studi Confindustria