“Quando si parla di profitto si fa riferimento a quello conseguito da aziende in modo eticamente corretto, rispettando cioè non solo le leggi e le norme scritte che la comunità si è liberamente data, ma anche quelle regole morali, quel sentire profondo che muovono la coscienza degli uomini […] E’ assurdo continuare a guardare all’economia e all’impresa con occhio carico di sospetti”.
Così Sergio Pininfarina, presidente di Confindustria dal 1988 al 2002 in un discorso a Pavia del 1988 in cui, con spirito laico, sosteneva come il mercato fosse il sistema meglio in grado di contribuire alla ricchezza complessiva della società. Erano anni di un forte rilancio dell’industria che conobbe rilevanti innovazioni organizzative e ampliamenti delle sue strutture produttive in nuove aree del paese, un tempo appena sfiorate dal processo di sviluppo.