“Confindustria nella sua storia si è contraddistinta non solo per la difesa irriducibile delle ragioni delle imprese. Ma anche per la capacità di offrire al Paese una visione di lungo periodo […] Confindustria è una grande forza nazionale che sa richiamare tutte le classi dirigenti, a cominciare dagli stessi imprenditori, a un comune sforzo per promuovere il progresso dell’Italia. Lo testimoniano le battaglie condotte per la lotta al terrorismo negli anni Settanta e Ottanta […] e quelle recenti per la sostenibilità ambientale, l’istruzione di qualità o l’innovazione del welfare”.
Così Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria dal 2008 al 2012, in occasione dell’Assemblea del Centenario nel 2010. Negli anni duri della crisi, tre sono stati i punti del programma della prima donna a ricoprire l’incarico di rappresentante degli industriali: la valorizzazione delle risorse, sia delle imprese industriali che di quelle specializzate nel terziario avanzato, per una sempre maggiore internazionalizzazione del sistema Paese; un’intesa con i sindacati per dare più spazio alla contrattazione di secondo livello; lo sviluppo di una “cultura della condivisione” nell’ambito delle aziende per assecondare la crescita della produttività e quindi dei salari.