Un’impresa che mette “l’uomo al centro di qualsiasi processo produttivo”, perché la dignità umana ci viene restituita “solo attraverso la riscoperta della coscienza” e il “denaro riveste un vero valore solo quando è speso per migliorare l’esistenza e la crescita dell’uomo”. Questo il credo profondo di Brunello Cucinelli, la firma del cashmere più famosa al mondo.
Cucinelli nasce a Castel Rigone, provincia di Perugia, da una famiglia contadina e sin da ragazzo sogna un lavoro rispettoso della dignità “morale ed economica dell’uomo”. Dopo il diploma di geometra si iscrive a ingegneria, che però abbandona per fondare una piccola impresa. L’idea, innovativa per il mercato, è quella di colorare il cashmere.
Nel 1982 si sposa e va vivere a Solomeo, piccolo borgo medievale umbro dove la serenità della campagna rimanda alla spiritualità dell’ora et labora di Benedetto da Norcia e al misticismo di San Francesco. È il luogo perfetto per il suo progetto: dopo tre anni acquista l’antica Rocca medioevale e ne fa la sede dell’azienda. Nei vecchi saloni coi camini di pietra e le pitture murali trovano posto uffici e laboratori, mentre la vecchia casa del fattore diventa la mensa aziendale.
Il borgo viene restaurato e riprende vita. Nel 2008 si inaugura il “Foro delle Arti”, costruito esclusivamente da maestri artigiani umbri, con annessa la Biblioteca Aureliana, il Ginnasio, il Teatro e il Giardino dei Filosofi dove si tengono concerti e manifestazioni culturali. Un’esperienza che porta alla nascita nel 2013 della “Scuola di Solomeo di Arti e Mestieri”, con l’obiettivo di tramandare i vecchi saperi artigiani.
Un anno dopo, grazie alla Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, viene presentato il Progetto per la Bellezza: tre immensi parchi – agrario, dell’Oratorio Laico, dell’industria – sorti ai piedi del borgo su un terreno in disuso fatto rivivere con alberi, frutteti e prati.
“Credo in un’impresa umanistica: un’impresa che risponda nella forma più nobile a tutte le regole di etica che l’uomo ha definito nel corso dei secoli. Sogno una forma di capitalismo moderno con forti radici antiche, dove il profitto si consegua senza danno od offesa per alcuno, e parte dello stesso si utilizzi per ogni iniziativa in grado di migliorare concretamente la condizione della vita umana: servizi, scuole, luoghi di culto e recupero dei beni culturali”.
Per questo “capitalismo neoumanistico”, Cucinelli ha ricevuto un numero straordinario di riconoscimenti nazionali e internazionali: tra i tanti, quelli cui tiene di più la nomina a Cavaliere del Lavoro e la Laurea ad honorem in filosofia ed etica nei rapporti umani con cui l’Università di Perugia gli ha voluto rendere omaggio.